Il busto di Papa Alessandro VII Chigi, opera in terracotta di Gian Lorenzo Bernini, cela un segno indelebile dell’artista barocco: le sue impronte digitali.

Ora, grazie al lavoro di ENEA, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, sarà possibile ammirare questo prezioso dettaglio.

Un team di ricercatori e tecnici ENEA ha creato un modello digitale 3D mediante fotogrammetria, tecnica che permetterà di avvicinarsi all’opera con uno zoom impossibile a occhio nudo.

Si tratta di un importante supporto scientifico al lavoro di conservazione e restauro: il modello 3D, metricamente corretto, ricostruisce virtualmente il busto nelle sue dimensioni reali. Questa esattezza geometrica ha permesso di misurare alcune lesioni presenti sull’opera e consentirà al museo di monitorarne nel tempo lo stato di conservazione.

Il processo che ha portato a questi risultati comincia con semplici fotografie dell’opera, che sono state analizzate, selezionate ed elaborate attraverso l’infrastruttura computazionale integrata ENEA GRID.

La tecnica potrà facilmente essere applicata anche ad altre opere del museo, per uno studio poco oneroso ma molto efficace della collezione Barberini e Corsini.